Does fairies exist?

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videl the best
view post Posted on 9/2/2011, 23:16




Kumoko Egao

Mi è sempre piaciuto molto, il bosco di questa città; anzi, in generale ho sempre amato i boschi se devo dire la verità. Però mai avrei pensato di sentire il bisogno così impellente di visitare un posto simile ad un'orario del genere come successe quel giorno. Insomma, erano, forse, le sei del mattino? Che cosa ci facevo in quel bosco? Mah. Ricordo solo che mi sentivo a mio agio, come se fossi stata in un luogo che mi apparteneva, e sapevo che da nessun'altra parte mi sarei sentita così.
Mi avvicinai ad una roccia poggiata vicino ad un albero e mi stiracchiai prima di sedermi. Le mie mani...che cos'era successo alla mia pelle? Ancora non lo sono riuscita a capire.
...magari era la luce. Dev'essere stata la luce. E poi ero molto stanca.
Sì, probabilmente ero ancora in fase di dormiveglia, e stavo sognando ad occhi aperti.
Ridacchiai sommessamente, sebbene con poca convinzione, mentre mi passavo le mani lungo le braccia, cercando di levare quello che doveva essere trucco, o fango, o chissà quale strana poltiglia che mi si era attaccata alla pelle.
-Niente da fare- sussurrai tra me e me sbuffando.
Cercai di sedermi, volendo controllare che quel colore innaturale si fosse bloccato alle braccia, ma subito mi dovetti alzare, sentendo un dolore forte diffuso al centro della schiena.
...che diavolo...?
Sì, stavo decisamente sognando.
Non penso sia possibile che un comune umano come me abbia mai avuto delle piccole e sottili ali da farfalla nella realtà.


«Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza»

 
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ROSSofuoco «
view post Posted on 10/2/2011, 22:49





Emanuele De Micheli Il vantaggio di avere una sorella magicamente mutata in un Na’vii era quello che potevo farmi insegnare qualunque cosa fosse pertinente alla caccia e all’uso di armi come archi in generale. E poi perfino gli ultraventenni ringiovaniti devono svagarsi, no? Così eccomi là: a torso nudo coi capelli pieni di roba strana – piume, perline, treccine e simil-rasta (evviva la cultura pandoriana) - che mi esercitavo nella caccia. A dire il vero l’avevo fatto solo per il look, che oltretutto mi stava davvero bene, ma son dettagli.
Avevo anche trovato la preda perfetta: un innocuo scoiattolo – uno dei tanti, insomma – abbastanza tonto. Dopo un lungo appostamento ero riuscito quasi a beccarlo, solo che… Solo che io ero un essere umano, e se pestavo dell foglie quelle facevano rumore. Così quello aveva iniziato a fuggire, io ad inseguirlo, lui a fuggire, io ad inseguirlo, lui a fuggire e così via. O almeno: fino a quando non ero arrivato in uno spiazzo. Lì con un urlo mi lanciai sullo scoiattolo con freccia pronta ad essere scoccata; mi ritrovai così a urlare come un pazzo cercando di prenderlo – e ovviamente quello non si fece prendere. In compenso mi ritrovai di fronte una ragazza che… Beh, dire figa era dir poco. E io continuavo ad urlare. E sembravo pazzo. Insomma, stavo inseguendo uno scoiattolo e strillavo come Sabrina quando sfornò Angelo, a suo tempo.
Non so come, ma riuscii a darmi un po’ di contegno, riuscendo quantomeno a smettere di deliziarla con le mie grida. E abbassando la freccia; evvai.

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view post Posted on 10/2/2011, 23:11




Kumoko Egao

Inutile dire che la mia prima impressione di quel ragazzo non fu delle migliori: era arrivato all'improvviso, gridando come un ossesso, i capelli acconciati in sottili treccine e arricchiti di perline e piume. Non era esattamente ciò che si poteva definire...abituale.
...disse quella con la pelle verde e le ali da fata, eh già.
-Ehm...- mormorai dopo qualche istante del silenzio imbarazzato che aveva seguito le sue urla -stavi cercando di catturare...con arco e freccia...uno scoiattolo?-
Non riuscì a trattenere una piccola risata prima di aggiungere -Non sarebbe meglio un coltello, casomai? E comunque, perchè vuoi uccidere un esserino tanto indifeso?-


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ROSSofuoco «
view post Posted on 14/2/2011, 18:19




Emanuele De Micheli

Era stato imbarazzante, okay. L’avevo fatta ridere, okay. La situazione era recuperabile? Okay. No, non okay, cazzo! ‘Sì, è recuperabile, basta sdrammatizzare’, avrei dovuto dirle questo!
Mi schiarii la voce, cercando di evitare almeno di gracchiare. - …Serve per la mira, sai. Inseguire uno scoiattolo col coltello è abbastanza autolesionistico; quello è piccolo e corre. Tu sei grosso – cioè, nontu tu. ‘Tu’ in generale, ecco- e insomma, per quanto tu corra sarà sempre impossibile ucciderne uno – e sarebbe già un’ottima ragione, se non ci fosse anche il fatto che devo imparare a cacciare. –
Non avevo parlato con naturalezza – quell’accozzaglia di frasi era tutto fuorché che naturale – ma almeno la mia voce era normale.
E poi quella tizia era strana un botto, cazzo. Se non fosse stato per la pelle l’avrei definita la versione rossa di una Musa senza codine, ma quella strana sfumatura verdognola la faceva somigliare più a un Sim alieno. Solo che i Sim non hanno le ali, ma le fate sì.
Il dilemma era dunque questo: Enchantix o SimAlieno? Abbandonai l’arco e le poche frecce che avevo con me contro un tronco, per poi avvicinarmi a lei; vista da vicino era ancora più carina.
- Em. – le porsi la mano, incoraggiante. – Sette anni più giovane di come sarei in realtà, ma sono Em. Tu? –

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view post Posted on 17/2/2011, 19:08




Kumoko Egao

In risposta alla sua giustificazione non feci altro che osservarlo tenenendomi la mancina sulla bocca e tentando di non mettermi a ridere.
-Kumoko- dissi poi facendo un cenno con la testa e dandogli la mano.
-Cosa intendi con sette anni più giovane?- aggiunsi sorridendo divertita. Quel tipo era davvero buffo.


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ROSSofuoco «
view post Posted on 18/2/2011, 21:46




Emanuele De Micheli
Avvolsi la piccola mano che mi stringeva nella mia stretta – anche se, ora che ci penso, non è che la mia mano fosse tanto più grande della sua.
E poi… Oh. Quel sorriso. Guiro: se ne avessi avuto la facoltà mi sarei sciolto come burro, da quanto mi ispirava tenerezza e senso di protezione; mi stavo anche dimenticando di essere uno stronzo totale, ecco. A dire il vero mi sarei comportato così anche con Felix, se solo lui fosse stato una femmina… ben inteso: non è che io trovassi adorabile qualunque cosa avesse un buco tra le gambe, eh! Solo che sicuramente sapevo pormi meglio nei confronti di una fatina tutta verde, piuttosto che nei confronti di un ventenne arrapato.
Solo che lei era una piccola Exchantix simaliena, e io stringevo la sua mano e lei mi sorrideva. E io avevo quindici anni. MERDA!
- Posso chiamarti Momò? Suona bene – sorrisi a mia volta, anche se i miei denti non erano certo una chiostra bianca e luminosa stile Hollywood. Anzi: piccoli e macchiati dal fumo. Che palle. –E… sì, prima avevo leggermente ventidue anni e dieci centimetri in più, che anche se non sembra tanto, in questo momento a me sembra un metro. –
Mi strinsi nelle spalle, mentre scioglievo le nostre mani dalla stretta amichevole (?). – E tu? Simalieno o Exchantix? -

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videl the best
view post Posted on 18/2/2011, 22:01




Kumoko Egao

-Beh...almeno non sono l'unica a cui è successo qualcosa di strano, questo mi consola. E chiamami pure Momo- dissi sorridendo e poi lasciandomi scappare una piccola smorfia confusa alla sua domanda.
-Enchantix? Mah, vista la pelle verde credo di essere un Simalieno- mormorai osservandomi il braccio -...credo. Ma in effetti ho le ali... Mah, vedila come più ti piace- conclusi sorridendo e spostandomi i capelli rossi dal viso con la mano.
Osservai un attimo Em: era abbastanza...carino. Era decisamente carino. Mmmm. Distolsi lo sguardo, sentendomi imbarazzata da questi pensieri.
-Quindi...vieni spesso qui a quest'ora per cacciare?- chiesi, sperando non avesse notato il fatto che l'avessi fissato per qualche istante con lo sguardo perso.



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ROSSofuoco «
view post Posted on 20/2/2011, 21:14




Emanuele De Micheli
Mi aveva fissato. Cioè, cazzo, non stavo vaneggiando, mi aveva fissato per davvero! Insomma, se tu non ti perdi un singolo movimento di una persona e la fissi in continuazione, è un po’ impossibile pensare che non ci si accorga quando a nostra volta si viene fissati. E poi era davvero deliziosa; una di quelle persone che ti spingevano al cannibalismo, da quanto erano attraenti.
Non che lei fosse provocante o cosa – anzi,era la cosa più carina e innocente che avessi mai visto – ma era proprio in quella sua innocenza che vi ritrovavo una provocazione che andava ben oltre l’immaginario.
- Mettiamola così: sei un raro esemplare di Momò – il primo finora avvistato – e io sono il fortunato cacciatore in erba che ti ha scoperta, mh? –
Dio, avrei voluto tanto spogliarla e farmela lì, seduta stante.
Un attimo. Io… Io di solito non ragionavo così! Era come se non riuscissi a dominare i miei impulsi, era come se fossi tornato all’adolescenza anche come mentalità. Dannazione, non ci voleva.
- Del tipo che non venivo quasi mai, prima che mia sorella diventasse una Na’vii e decidesse che impormi di imparare a ammazzare furetti fosse importante nella vita. – scherzai, cercando di distrarre la mia attenzione dai miei impulsi e canalizzarla verso una conversazione civile.

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